La seconda tappa del mio tour prodotto da Spazio Cultura Italia, è passata per il Prohibition club all’Upper West Side di fianco al Central Park. Anche questa volta un live condiviso con altri artisti.

Con me Meghan McGeary, Oda e tanti altri. Dal rock al country, dal pop al rap, dal jazz al blues…e poi la canzone italiana. Ero l’unico a cantare in italiano. Ho cantato come al solito le mie canzoni ma questa volta accompagnato da una band al completo di straordinari musicisti americani con Chris Vega al basso, Gabe Cummins alla chitarra e Bryan Garbe alla batteria. Il “limite” della lingua non è stato un ostacolo. Il pubblico ha partecipato con grande entusiasmo. Sul finale di una canzone mi sono lanciato in una improvvisazione richiamando Volare del grandissimo Domenico Modugno. Il pubblico (interamente americano) ha risposto cantando “volare oh oh, cantare oh oh oh oh”.

È stata energia pura. Non lo davo per scontato. Non credo che tutte quelle persone conoscessero la canzone di Modugno. Ma è la dimostrazione che una cosa quando è bella travalica i tempi e i luoghi.

Mentre cantavo ripensavo al valore della nostra musica, a quanto artisti come Modugno, Caruso ma prima ancora penso ai grandi maestri dell’opera colta, Donizetti, Mercadante, Mascagni hanno saputo rendere grande la cultura italiana. Hanno gettato le basi per tutto ciò che viene suonato oggi.

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